Filter Bubble

La Filter Bubble

 Diverse tipologie di algoritmo hanno conseguenze diverse in base al contesto di utilizzo. In particolare, oggi gli algoritmi online vengono utilizzati soprattutto da privati. Questi li utilizzano con lo scopo di produrre e mostrare contenuti online su misura per noi. Una tipologia di algoritmo molto pervasiva è quella nascosta dietro il newsfeed di Facebook, e di altri social network. Queste tipologie di algoritmi hanno come obiettivo quello di far spendere agli utenti quanto più tempo possibile sulla propria bacheca, mostrandoci quella che potrebbe essere la nostra società “ideale”. Vediamo meglio la Filter Bubble…

Come la Filter Bubble può influenzare la percezione che abbiamo della realtà

Queste strategie vengono utilizzate, perché quando un individuo è” online” produce dati, i quali costituiscono la fonte di guadagno principale di queste piattaforme. Questo avviene tramite la personalizzazione dei contenuti che ci vengono presentati, facendoci ritrovare così in un universo coerente e rassicurante. Ciò accade poiché i contenuti che ci vengono presentati sono simili, affini a quelli che abbiamo visualizzato in precedenza o a cui abbiamo espressamente dichiarato “mi piace”.

Ci ritroviamo così circondati da opinioni affini alle nostre. Di norma questo potrebbe non rappresentare un problema, tuttavia questo potrebbe alterare la nostra visione del mondo.

Difatti,i contenuti che ci sono rappresentati, essendo affini alle nostre opinioni e interessi i possono portarci con molte probabilità, a rafforzare le nostre opinioni, giuste o sbagliate che siano, auto alimentando la nostra “filtering bubble”, così definita da Pariser nel suo libro The Filter Bubble: What The Internet Is Hiding From You. Con Filter bubble intendiamo dunque un ambiente virtuale che ciascun utente costruisce in Internet esprimendo le proprie preferenze, in maniera diretta o indiretta.

Conseguenze

Finiamo dunque per ritrovarci all’interno di bolla, una bolla dai confini invisibili. Difatti ogni individuo, ogni utente visualizza contenuti differenti.Inoltre non abbiamo scelto di entrare all’interno della bolla informativa e non ne possiamo uscire, risulta dunque  sempre più complesso riuscire a ottenere un’informazione neutra. E’ inoltre anche difficile ottenere informazioni, nuove, o contrarie a quelle da noi possedute.

È sufficiente pensare a un uomo di mezza età, con ideologie nazionaliste.

Esempio: dopo che l’individuo ha espresso la propria ideologia politica, esprimendo il proprio consenso attraverso i “mi piace”, ci sono alte probabilità che nella sua bacheca compaiano immagini e video che presentano individui, di culture diverse da quella italiana, compiere atti illeciti. Questi meccanismi hanno delle conseguenze. Poiché amplificano e alimentano i pregiudizi e l’esclusione sociale, praticati nei confronti degli individui appartenenti a culture differenti o con un colore della pelle diverso dal nostro.

Ciò che può aiutarci a uscire da questa bolla è la consapevolezza. Poichè se siamo a conoscenza della sua presenza, in futuro, sarà più facile riconoscerla, senza sottostare ai suoi effetti dannosi.

Immagine da: Andrea Daniele Signorelli

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